Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
Oggi parlo di un argomento poco congeniale agli italiani, quello del testamento. Contenziosi, tasse e burocrazia sembrano davvero ricondurre ad un argomento molto complesso, ma è veramente così complicato fare testamento? Oppure è più semplice di quello che può sembrare? Come si fa un testamento? I passaggi sono semplici: si prende un foglio, si mettono nero su bianco le volontà, si inserisce la data, si indicano i singoli bene e gli eredi a cui assegnarli e si firma in modo autografo. Per essere valido il testamento olografo deve essere scritto di pugno, firmato e datato, estremamente semplice no?
Le famiglie italiane sono poco avvezze alla pianificazione testamentaria, prendendo spunto da una recente indagine del consiglio Nazionale del Notariato sostiene che solo l’8% delle famiglie italiane pianifica con un testamento. Pensate al raffronto con altri paesi comunitari: in Germania si pianifica nel 28% dei casi, in Olanda nel 32% dei casi fino ad arrivare all’esempio più nobile che è quello degli inglesi che pianificano oltre la metà della popolazione. Allora come mai in Italia si fa così poco testamento? L’ Italiano pianifica poco perché siamo un popolo latino e amiamo operare le nostre scelte o con il cuore o con la mente: se scegliamo emotivamente ci facciamo sovrastare dalla rimozione scaramantica (siamo un paese scaramantico), invece quando ci convinciamo che stiamo facendo una scelta ragionevole e razionale cadiamo in una trappola, non pianifichiamo perché pensiamo che tanto le norme del codice civile siano in automatico tutelanti per i nostri cari.
E’ utile pianificare per:
Esistono tre modalità per trasferire la nostra ricchezza ai nostri cari: la donazione, il testamento ( olografo , pubblico e segreto) e la terza modalità che è più adatta alla ricchezza finanziaria è il contratto di assicurazione sulla vita. Ciò che si assegna mediante testamento paga imposte di successione, anche la donazione è sottoposta ad imposta e quindi vediamo che sono solo due in Italia gli asset che possono passare in esenzione fiscale: la liquidità dei contratti delle assicurazioni sulla vita e le aziende, quando queste vengono assegnate anche per testamento ad un discendente che si impegna a tenerla per anni cinque.
Vi invito a riflettere su questo tema e dedicare la giusta attenzione, senza farsi condizionare dall’animo latino scaramantico che ci contraddistingue, proviamo a valorizzare il nostro patrimonio e trasferirlo in modo e maniera che riteniamo più corretta e opportuna quando ancora possiamo decidere di farlo. A presto con il prossimo articolo.
Hai bisogno di una consulenza in campo finanziario?
Contattami subito, sono a tua disposizione.
Condividi la notizia