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Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
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Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
“ Borse in calo, il virus fa paura, bruciati mille miliardi”. Questo è solo uno dei tanti esempi che potrei sottoporvi per una riflessione insieme. Siamo stati inondati dai giornali, telegiornali, notizie internet di frasi simili a questa. Questo verbo “bruciare” appunto, cosa evoca in ognuno di noi? L’immagine che nella nostra mente si delinea è una montagna di soldi di carta, banconote, ridotte in cenere senza la possibilità di essere più recuperati. Ma la domanda che ci dobbiamo fare è:“ ma questi soldi bruciano veramente?” Un calo così repentino e inaspettato ha davvero il potere di ridurli in cenere cancellandoli dalla faccia dei mercati per sempre? Risucchiati da un buco nero e non li rivedremo mai più? No, non è così.
Questo verbo, bruciare, viene spesso utilizzato per ingigantire e spaventare l’investitore. In realtà nulla viene bruciato. Partiamo dal concetto che quella che noi definiamo come “Borsa” non è altro che una piazza ( oggi più che altro digitale), dove domanda ed offerta si incontrano formando un prezzo di scambio. La classica “danza” che esiste da anni fra domanda ed offerta genera il prezzo. Dappertutto, su ogni mercato, anche in quello azionario. Questa legge di mercato cosa dice? Una cosa semplice in realtà. Quando la domanda è maggiore dell’offerta i prezzi salgono, quando l’offerta è maggiore della domanda i prezzi scendono. Se vogliamo possiamo pensare più banalmente a quando entriamo dal fruttivendolo, se siamo in estate e chiediamo le arance le troveremo molto care perché c’è poca offerta, gli stessi agrumi a gennaio caleranno sensibilmente di prezzo perché l’offerta sarà maggiore e presumibilmente avremo anche delle arance molto più dolci e succose per poterci fare una bella spremuta.
Dunque esistono persone che detengono la merce, ossia azioni e decidono di venderla e persone che vogliono comprarla, chi investe appunto. Quando l’offerta è inferiore alla domanda , il prezzo delle azioni sale. Quando a causa invece delle paure che si generano dal contesto macro-economico , avremo tanti azionisti che vendono le azioni di loro proprietà , i prezzi iniziano a scendere, anche in maniera repentina, cercando di incontrare la domanda che è inferiore all’offerta in quel momento. Non si brucia nulla quindi, è semplicemente la famosa “danza” tra offerta e domanda.
Aggiungiamo inoltre che rispetto a quello che si era “bruciato” alla data del 23 marzo scorso, che coincide con il recente minimo di mercato, il mercato ha già restituito una buona parte di quanto sottratto.
Quando sui giornali rivedremo un titolone “…bruciati 1000 miliardi…” (speriamo il più tardi possibile, ma sicuramente ricapiterà!!!), spero possiate viverlo in maniera più serena e con maggiore consapevolezza.
Per qualsiasi domanda, richiesta o approfondimento, non esitare a contattarmi, di seguito i mieI contatti.
Al prossimo aggiornamento
Silvio
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