Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
L’ interazione con il cliente finale inizia a servirsi anche di consulenti in carne ed ossa ma non è l’ unica novità di questo mondo. L’ Industria finanziaria detta “web based” è in continuo movimento, caratterizzata dai roboadvisor, ed è pronta ad affrontare violente correnti. Essi rappresentano una vera e propria sfida di cui tutti dobbiamo tenerne conto, lo sa bene Betterment il primo maggiore online financial advisor statunitense che ,nel bene e nel male, ha rivoluzionato un mondo costringendo i “vecchi protagonisti bancari” a trasformare i propri modelli di sviluppo. Ha sconvolto dal 2010, l’ interazione con la clientela in campo finanziario.
L’ industria dell’asset management si sta impegnando a sviluppare iniziative con proposte automatizzate nel campo dei portafogli. Insieme a loro anche le grandi piattaforme Usa di trading controllano il mondo dei roboadvisor con la paura di ritrovarsi spiazzate rispetto ai concorrenti futuri.C è però un'altra trasformazione in corso, la più imprevedibile e cioè l’umanizzazione di questo processo. Questo significa che gli specialisti di questa nuova industria si sono accorti di come la tecnologia da sola non sia la risposta più efficace per gli investitori:crescono i numeri e l’interesse ma si teme ci si possa avvicinare ad un tetto di utilizzo. Ecco allora entrare in scena proprio Betterment con una serie di servizi aggiuntivi: un front office 24 ore su 24 a cui rivolgersi con domande specifiche sugli investimenti ma anche per la pianificazione fiscale, gestione dei mutui, gestione sistema pensionistico e novità più importante un advisor in carne ed ossa a supporto della prestazione “web based” con ovviamente il pagamento di una commissione più alta. Quindi la consulenza si amplia a 360°.
Una società specializzata nell’analisi dell’andamento dei portafogli proposti proprio da robot advisor comunica che quelli standard hanno garantito una media dell’ 11% nei primi 8 mesi del 2017 senza grandi differenze fra i diversi players. Questa uniformità potrebbe essere il vero problema a livello europeo : una standardizzazione esagerata dei portafogli che non detiene grandi differenze nella loro costruzione. Gli operatori cercano quindi di personalizzare l’offerta digitale il più possibile, proprio come ha fatto Betterment con la speranza che i suoi servizi a 360°facciano per lui la differenza.
Uno studio del comitato di Basilea per la vigilanza bancaria analizza i cinque possibili sviluppi nel rapporto tra fintech e banche tradizionali:
Cinque strade del tutto percorribili ma che richiedono delle risposte adeguate da parte dei regolatori delle tecnologie finanziarie, prima che il mercato travolga tutto con le sue logiche risolute. Speriamo che se ne rendano conto quanto prima.
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