Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
In quattro mesi quasi il 20%. E' quello che il miglior fondo ha guadagnato fino ad oggi dall’inizio dell’anno. Il peggiore invece ha raggiunto il 3,6% nello stesso periodo. E' andata male purtroppo a chi avrebbe voluto acquistare a gennaio un Pir: anche se gli fosse stata data la possibilità di acquisto, non avrebbe avuto il beneficio fiscale. Il peggio lo hanno avuto gli investitori che lo possedevano già e sull’onda delle performance negative del 2018 ha preferito liquidarlo. Il mercato rischia di restare fermo ancora un po’ di tempo, almeno sino a quando i regolamenti attuativi non saranno vagliati dal governo, in merito appunto all’operatività dei piani di risparmio. Probabilmente per l’inizio del mese di maggio potrebbero arrivare novità in merito, ma visto e considerato che già a febbraio sarebbero dovuti arrivare gli aggiornamenti, abbiamo tutto il diritto di essere scettici.
Non è detto che ripartano con lo stesso vigore degli esordi, indipendentemente dai mercati. Le novità legislative non sono ben viste da molti gestori, poiché hanno il timore che la natura dei fondi aperti possa essere messa a rischio e anche la loro liquidabilità ( ricordiamo il 3,5% dell’investimento obbligato sul venture capital). E’ dunque più palpabile l’idea che si presenti meno entusiasmo nel proporre i nuovi Pir alla clientela. Molti pareri autorevoli sono stati dati nell’ultimo mese in riferimento ai nuovi vincoli previsti per i Pir di nuova generazione dalla legge di bilancio 2019 ma a nulla è servito. L’unica certezza è che un freno è stato inserito in questa raccolta: da gennaio a marzo il saldo è andato in negativo. La raccolta è stata stimata in sei milioni nel primo trimestre 2019 rispetto al primo trimestre 2018 con un totale di due miliardi incassati.
Da un analisi del mensile Plus24 il miglior rendimento dall’inizio dell’anno ottenuto dai Pir è quello di Credit Suisse IF11 Italian Equity che si è rivalutato del 19,4 per cento, lo segue con 18,9 per cento Axa WF Framlington Italy e chiude il podio con il 18,7 per cento l’Etf Lyxor Italia Equity Pir. Comunque non hanno registrato una variazione negativa della quota nessuno dei cinquantadue fondi analizzati, addirittura più di venti hanno ottenuto ottime performance a doppia cifra. Non ci resta che aspettare.
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