Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
E’ vero, inizialmente si poteva pensare ad una moda, ma negli ultimi anni la sostenibilità è diventata molto di più. Il rispetto dell’ ambiente, emissioni di carbonio ,l’ effetto serra sono tutti fattori di rischio che hanno iniziato ad attrarre verso di loro anche il mondo della finanza. Ed oggi nella scelta di investimento, i found manager, hanno a disposizione anche e soprattutto l’ opzione della sostenibilità delle imprese. Così anche l’ attenzione degli investitori per le tematiche ESG ( Environmental, Social and Governance) è in crescita costante. Anche perché le performance dei portafogli sostenibili confrontate con quelle delle asset allocation tradizionali non demeritano per nulla.
La commissione Europea ha pubblicato da poco L’ Action Plan che traccerà le linee guida di sviluppo che saranno a capo della commissione antcipando gli interventi normativi previsti per ri-orientare il sistema economico-finanziario verso la sostenibilità. I protagonisti sono i greenbond, prodotti finanziari verdi.
La preoccupazione che scelte socialmente responsabili possano penalizzare i rendimenti è fondata su due ragioni principali: la prima è quella che l’ investimento sostenibile non è uno stile o un asset class e la seconda è quella di avere una percezione sbagliata che vi siano pochissime differenze con l’ approccio di un tempo basato sui valori e caratterizzato per lo più dall’ esclusione di determinate industrie o prodotti ed invece l’ approccio di oggi. E’ vero non è facile accertare il profilo di rischio e dunque rendimento dell’ investimento sostenibile, eppure il risultato di molti studi negli ultimi 15 anni determinano che le performance dei fondi socialmente responsabili siano caratterizzate da risultati neutrali o misti e che le conclusioni siano più positive che negative.
Indubbio è che le nuove generazioni di risparmiatori sono molto più predisposte, attente e sensibili di quanto si potesse pensare, al rispetto di valori ecologici ed umani. L’idea che si sta sviluppando è appunto quella che gli investimenti per generare sviluppo e rendimenti che durano nel tempo devono prima di ogni cosa rispettare le condizioni naturali e sociali di equilibrio. In questo senso esistono già sul mercato diversi strumenti, servizi e prodotti che sposano questa tematica : alcune case di gestione addirittura hanno una lunga esperienza in questo senso e possono dimostrare che ESg non è sinonimo di penalizzazione del rendimento.
Per concludere, la responsabilità di tutti noi è quella di proiettare una visione del futuro sostenibile e condivisa nella quale al bene di tutti si affianca la virtù del risparmio privato.
Hai bisogno di una consulenza in campo finanziario?
Contattami subito, sono a tua disposizione.
Condividi la notizia