Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
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Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
Il fondo pensione è uno di quegli strumenti che possono essere utilizzati per integrare la pensione. Permette di ottenere una rendita vitalizia rivalutabile a partire dalla data di accesso prevista dal proprio regime previdenziale di appartenenza. E’ possibile ottenere il capitale tutto in un'unica soluzione se il montante non raggiunge certi requisiti previsti dalla legge che attualmente sono un importo inferiore a 77milaeuro. I versamenti sono liberi senza l’obbligo di rispettare un piano programmato, infatti è possibile sospenderli e riprenderli con estrema flessibilità e senza nessun tipo di penalità. Il fisco incentiva l’adesione nelle tre fasi del risparmio pensionistico, vediamoli insieme.
Prima fase
La contribuzione: i versamenti all’anno sono deducibili fino all’importo non superiore a 5.146,57euro. Questo porta ad un risparmio in termini di minore imposte pagate pari all’aliquota fiscale più alta applicata al reddito complessivo. Se vogliamo fare un esempio possiamo ragionare su un reddito complessivo di trentacinque mila euro con un versamento annuale sul fondo pensione dei famosi 5.164,57 euro, essendo l’aliquota più elevata il trentotto per cento, si risparmierebbe 1.962 euro dalle tasse, ossia il 38% del versamento effettuato. Anche quando si versano contributi per familiari a carico, l’agevolazione spetta in ogni caso. Si potrebbe dunque avere un risparmio per tutta la vita se consideriamo il fatto che si ha la possibilità di proseguire in modo volontario la partecipazione al fondo pensione.
Seconda fase
Rendimenti: invece di essere tassati con l’aliquota del 26% i rendimenti prodotti sono tassati al 20%. La tassazione è riconducibile al 12,5% nel caso in cui il fondo pensione scelto, investa anche in Titoli di Stato.
Terza fase
Prestazioni: sul capitalo o la rendita viene applicata, al momento della pensione, una aliquota del 15%. Scenderà dello zero, tre per cento annuo l’aliquota, in caso si adesione oltre i quindici anni, del 15% ( arrivando anche ad un minimo del nove per cento). Una soglia inferiore rispetto a quella derivante dal reddito da lavoro con aliquote che vanno dal 23 al 43 per cento.
Esistono altri vantaggi di cui godono i fondi pensione: rispetto ad altre forme di investimento, essi sono esenti dall’imposta di bollo dello 0,20% e non devono essere dichiarati nella comunicazione Isee. Non sono considerati rapporti finanziari da INPS e Ministro del lavoro.
Se oggi noi abbiamo la possibilità di sederci comodi all’ombra è perché qualcuno ha piantato un’albero molto tempo fa. E con questa citazione, che ci spinge a costruire il nostro futuro pensionistico, vi do appuntamento al prossimo articolo ricordandovi che potete contattarmi in merito a dubbi, perplessità o se ritenete di dover approfondire qualche tema trovato interessante letto negli articoli precedenti, non esitate a farlo.
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