La decisione tarda ad arrivare

La decisione è stata ufficialmente rinviata. Le vittime del crack bancario non hanno ancora una risposta certa. Troppo alto il prezzo da pagare. Nella giornata di ieri sono stati ricevuti dal Premier a Palazzo Chigi i truffati dalle banche, dunque sembra esserci tutta la volontà a risolvere questo problema e trovare il famoso accordo, ma forse i tre nodi di cui si parla da tanti giorni oramai non hanno ancora trovato il pettine giusto per essere sbrogliati. Come accennato nello scorso articolo sul rimborso ai risparmiatori truffati, sono esattamente tre i punti su cui ancora si fatica a trovare un incontro: la commissione tecnica indipendente, il misseling e il doppio binario.

I 3 punti

La commissione tecnica indipendente: oltre al requisito di competenza, probità e onorabilità, la commissione tecnica chiamata a decidere sui rimborsi dovrà essere indipendente.

misseling: tutte le richieste di rimborso dovranno essere valutate dalla commissione, evitando di tornare alla valutazione del “misseling” ( vendita fraudolenta).

binario doppio: non si possono utilizzare trattamenti diversi per i rimborsi che vengono valutati  in base all’isee ( sopra i 35 mila euro) e in base al patrimonio investito ( fino a 100 mila euro). Non ci dovranno essere distinzioni.

Quello che ne consegue

La posizione del Ministro Tria attendista è dunque comprensibile: il governo è giusto che si faccia carico delle responsabilità che nel tempo ha promesso ai risparmiatori, ma le osservazioni dell’Unione Europea su un eventuale cattiva vendita da parte della banca sono tenute ben presente per non incorrere in risarcimenti a pioggia.

Il tema centrale resta a mio avviso, che i cittadini risparmiatori a distanza di quattro anni non abbiano ancora una risposta su quello che è successo e sulle decisioni che saranno prese. Il loro destino è nelle mani del Governo.