Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
Più di 5.000 mila domande al giorno nelle prime 72 ore, quasi 40.000 mila in meno di due settimane. Una vera e propria corsa verso quota 100, ma di cosa si tratta? E’ un provvedimento che introduce in via sperimentale per i prossimi tre anni il diritto alla pensione anticipata per i lavoratori con almeno 62 anni di età e un’anzianità contributiva minima di 38, ovvero i due parametri che sommati costituiscono il traguardo da raggiungere di quota 100. Ci sono alcune piccole agevolazioni per le donne e per i lavoratori precoci: le prime potranno anticipare la pensione di 58 e i 59 anni di età con almeno 35 di contributi, i secondi potranno ritirarsi con un’anzianità contributiva di 41 anni. Il Decreto del governo introduce per il momento anche la possibilità per gli under 45 di riscattare gli anni di studio per la laurea a condizioni agevolate. E via libera alla così detta “pace contributiva”, la possibilità di sanare eventuali periodi scoperti dalla contribuzione con una detraibilità dall’irpef del 50% per gli importi versati.
Se si confronta l’assegno di un pensionato quota 100 con l’assegno che lo stesso pensionato prenderebbe con la legge Fornero, la differenza potrebbe essere anche quasi 200 euro in meno per il primo. Ma facciamo un esempio:
Pensione legge Fornero
Pensione quota 100 ( anticipazione di 5 anni)
Perderebbe quindi 200 euro al mese di assegno pensionistico, questo però non è sufficiente perché nel calcolo dei costi e benefici bisogna tener conto che in questa seconda ipotesi il lavoratore prenderà 5 anni in più di pensione. Se il lavoratore vive fino a 85 anni ha preso più soldi andando in pensione con quota 100, se vive invece oltre gli 85 anni tanto più vive tanto più guadagna se va in pensione con le regole previste dalla legge Fornero.
Ci sono altri due aspetti da non sottovalutare:
Qualche paletto sì dunque nella convenienza di quota 100 eppure se facciamo i conti con le altre agevolazioni previste nel Decreto lo scenario assume un profilo diverso:
Che ci sia o meno convenienza nell’aderire a quota 100 resta il fatto che la risposta degli italiani è stata massiccia fin da subito. Le stime iniziali del governo prevedono che in totale nei prossimi tre anni circa un milione di lavoratori potrebbe anticipare il momento della pensione grazie alle nuove regole, ma a conti fatti questi potrebbero diventare molti di più e da qui il dubbio che siano presto introdotti dei correttivi per rallentare il flusso delle domande e garantire nel tempo la sostenibilità di quota 100.
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