Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
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La “fase uno” è stata approvata dal presidente, sull’accordo commerciale con Pechino: si è riusciti ad evitare le nuove tariffe che sarebbero scattate il 15 dicembre per 160 miliardi di dollari su beni di consumo cinesi. Dunque il presidente americano ha firmato un offerta di accordo con la Cina prevedendo una importante riduzione di dazi esistenti e fermare i futuri. Wang Showen, vice ministro del Commercio Cinese ha dichiarato che Usa e Cina hanno raggiunto l’accordo sulla “fase uno” che prevede la riduzione dei dazi in maniera graduale. La Cina importerà più mais e grano dall’America fino a 50 miliardi di dollari l’anno, il doppio della quota ad oggi, apriranno anche il mercato dei servizi finanziari rafforzando le tutele della proprietà intellettuale.
La firma dell’accordo formale non è ancora arrivata, ma ad inizio ottobre il vicepremier Liu He insieme a Trump dalla casa Bianca, annunciarono il raggiungimento di un accordo in linea generale, sulla “fase uno” della pace commerciale. Pechino è pronta ad acquistare maggiori prodotti agricoli e il governo sta studiando l’esenzione dei dazi per importazioni di carni suine e di soia, alimenti di cui la Cina ha strettamente bisogno dopo il periodo di peste suina che aveva colpito lo stesso paese decimando gli allevamenti nazionali. Intanto a Pechino si sta disegnando la manovra economica 2020 tra il vice premier Liu He, il primo ministro Le Keqiang e il presidente Xi Jinping.
La firma dell’offerta americana alla Cina è stata confermata da diverse voci della Casa Bianca. Il consigliere della Casa Bianca sul Commercio, Michael Pillsbury, ha affermato di essere stato messo al corrente della firma dell’accordo dallo stesso presidente Trump: un passo in avanti storico. Nelle ultime settimane, una voce formata da 150 associazioni raggruppate, ribattezzate “ America for Free Trade” ha scritto una lettera a Trump, esortandolo a raggiungere un accordo di pace con la Cina, adottando misure necessarie per risolvere le controversie con questo Paese, in virtù del fatto che è fondamentale far procedere i negoziati senza il fantasma di nuove tariffe.
Esistono già le critiche prima dell’accordo definitivo con la Cina. L’ambasciatore messicano in Cina Jorge Guajardo, paragona l’accordo sulla fase uno ad un uomo armato che dopo aver preso degli ostaggi si arrende alle autorità, questo è forse il più eclatante ma ce ne sono molti altri. Chi pensa che l’eliminazione dei dazi possa togliere agli Usa un’arma vincente spingendo ad un intesa più generale sui punti più controversi irrisolti fra le due potenze. Le critiche hanno tanta fantasia, restiamo con i piedi per terra e gli occhi aperti per vedere cosa succederà a breve.
A presto con il prossimo articolo
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