Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
La soluzione privilegiata che gli italiani hanno scelto per molti anni, è stata quella dell’investimento in titoli obbligazionari. La definizione è da ricondurre a questa frase: i titoli obbligazionari sono emessi da una società o da uno Stato che si impegna, prendendo in prestito il capitale, a restituirlo con la maggiorazione degli interessi attraverso uno stacco cedolare. Dunque un ente pubblico o un’impresa, possono finanziare i propri investimenti, emettendo obbligazioni, rivolgendosi al sistema bancario o al pubblico. Ricordo che l’obbligazione è, in parole semplici, un titolo di credito che determina il momento nel quale il prestito verrà rimborsato e inoltre stabilisce il tasso di interesse che verrà corrisposto periodicamente prima della scadenza. I titoli hanno tre fondamentali caratteristiche: rischio di credito durata e trattamento fiscale. Vediamoli insieme.
Rischio di credito: è la probabilità che gli impegni presi non vengano mantenuti dal debitore. Il famoso default, è l’insolvenza che chiamiamo comunemente. Quando vi è un alto rischio di insolvenza, gli acquirenti di obbligazioni, chiedono per compensare il maggior rischio, un tasso di interesse più elevato.
La durata: periodo che intercorre tra emissione e scadenza. Possono esserci durate brevi oppure con scadenza posticipata nel tempo. In parte, il tasso di interesse, dipende dalla durata.
Il trattamento fiscale: la normativa fiscale utilizza questo metodo per considerare il reddito da interessi generato dal possesso di obbligazioni. L’interesse maturato è soggetto ad una tassazione che il sottoscrittore deve pagare al fisco ( sulle obbligazioni emesse da privati) al contrario, gli interessi sui titoli emessi da amministrazioni pubbliche sono solitamente soggetti ad un trattamento fiscale agevolato o esenti da imposte.
Al posto di concentrarsi sui singoli titoli obbligazionari, i piccoli investitori, dovrebbero investire puntando su fondi o strumenti obbligazionari di gestione del risparmio ( Sicav, società di investimento a capitale variabile). L’essenziale è che siano di qualità dove il gestore ha dimostrato ottime capacità di gestione. In questo modo verrà quasi del tutto garantita un’attenta analisi dei fondi per evitare i rischi di insolvenza e garantito anche l’utilizzo di strategie professionali contro il rialzo dei tassi.
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