Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
La storia delle truffe finanziarie è uguale da secoli e a dire il vero non si discosta molto dal racconto di Collodi: il Gatto e la Volpe che ingannano Pinocchio. I tempi però cambiano la società si evolve e con essa anche i metodi scorretti per ingannare. Sono lontane le epoche in cui, per impressionare veri o potenziali clienti, occorrevano uffici di rappresentanza e abbigliamento trendy oltre ad un atteggiamento che si avvicinava a quello di un guru. Oggi ai tempi di internet e dei media onnipresenti nella nostra vita, anche i truffatori si sono adeguati e sono diventati anch’essi “social” e “virali”.
Un truffatore degno di questo millennio, con un enorme inventiva e una faccia tosta senza eguali, è un sedicente finanziere italo-svizzero di soli 25 anni che si era presentato come amministratore di una grossa multinazionale. In tre anni ha raccolto ben 850 milioni di dollari da amici della finanza internazionale come anche da sceicchi ed emiri a scopo di beneficenza. La sua storia era talmente veritiera che anche la testata giornalistica “corriere della sera” gli ha regalato un articolo: “broker 25 anni che fa beneficenza”. Si è costruito un curriculum fin troppo consistente che nessuno si era preso la briga di verificare. Promuoveva servizi di investimento in Italia, via internet senza le necessarie autorizzazioni. Ma a maggio 2018 arrivano le accuse di truffa aggravata, attività finanziaria abusiva e auto riciclaggio. I tempi cambiano, la società si evolve e con essa anche i metodi scorretti per ingannare il risparmiatore.
Esistono presunti specialisti del contenzioso bancario che fanno ampio ricorso al web con l’obiettivo di spingere i clienti a fare cause (temerarie) contro le banche. Pubblicizzano sul web e sui social la loro attività di consulenza, di redazione di perizie sui prodotti bancari e finanziari, di cause contro le banche di qualsiasi tematica, sviluppando in Italia appunto il “business del contenzioso bancario”. Si parte da una perizia tecnica, proposta anche a prezzi cinque volte superiori rispetto a quello che potrebbe essere pagato un prezzo corretto. Poi si sviluppano le perizie ottimistiche, le quali danno vita ad anomalie con diritti a risarcimenti per importi con molti zeri. Il tutto per invogliare i malcapitati clienti ad effettuare una vera e propria azione legale. Il tema delle competenze bancarie illegittime è molto complesso: certe tesi sono portate avanti con l’aiuto di periti improvvisati e in malafede e sono così palesemente infondate che non sono più isolati i casi in cui un giudice condanna il cliente che ha fatto causa alla banca.
Soprattutto per queste delicate tematiche diffidare dal web di figure professionali non tangibili, verificare sempre le parole di chi si ha di fronte, soprattutto se contattato tramite internet. Le persone di fiducia alle quali appoggiarvi anche in questi casi, sono le stesse che vi accompagnano quotidianamente: sono le vostre figure professionali di riferimento dal consulente finanziario al commercialista all’avvocato. Purtroppo fare la fine di Pinocchio nel mondo del web è più facile di quanto si possa pensare.
A presto con il prossimo articolo.
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