Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
Per asset privati si intendono delle opportunità molto variegate di investimento, accomunate da un unico elemento: solitamente sono attività che non sono quotate su mercati regolamentati e non hanno un mercato secondario particolarmente attivo. Questa fondamentale caratteristica, rende questi investimenti molto diversi da quelli tradizionali che si possono trovare in un portafoglio di un tipico fondo obbligazionario o azionario. Per un investitore cosa rende questi asset attraenti?
La chiave per investire in questo universo si identifica con un solo nome: premio di liquidità. Questi strumenti richiedono maggior tempo e sforzi per essere venduti sui mercati, dunque questo comporta un’extra remunerazione per chi investe, che porta un contributo molto rilevante al rendimento complessivo: un range tra 200 e 300 punti base, è stato individuato da vari studi, il premio di liquidità. Per sfruttare questa opportunità, dobbiamo avere un requisito fondamentale: un orizzonte temporale adeguato. Costituiscono infatti, i private asset, l’investimento per eccellenza sul lungo periodo. C’è da considerare anche un ulteriore elemento: il bacino di possibilità enormi e incredibilmente diversificate.
Tra le attività private più conosciute rientrano le tipologie di investimento di fondi venture capital e private equity, i fondi immobiliari, gli strumenti che operano su commodity fisiche oppure quelli che detengono prestiti alle aziende. Ma ci sono molte altre opportunità. Dunque così tante attività differenti fra loro, offrono la possibilità di costruire portafogli adeguatamente diversificati. In passato il mercato degli asset privati era sempre stato “riservato” ai grandi investitori, ma grazie all’innvazione finanziaria, negli ultimi anni ha portato ad un forte aumento di prodotti venduti al pubblico che investono in questa tipologia di attività. Per i risparmiatori si tratta di un processo di cambiamento molto importante che sta portando ad una democratizzazione delle possibilità di cogliere il premio liquidità, che prima era riservato solo a investitori istituzionali di alto livello.
Quando parliamo di venture capital e private equity, si intende l’acquisizione di partecipazioni in aziende non quotate, con alla base filosofie di investimento molto variegate. Nel caso del venture capital i fondi investiti servono per accompagnare la crescita di società più giovani e operanti in comparti più innovativi nelle varie fasi di sviluppo. Per quanto riguarda il private equity invece, vengono spesso acquisite società più mature allo scopo di rendere le più efficenti e poterle in futuro rivenderle ad altri investitori realizzando un profitto. Se proviamo ad analizzare l’ammontare delle operazioni compiute a fine 2018 al loro costo, si noterà che è stato raggiunto un totale di 33 miliardi di euro di cui 21 in mano ad investitori stranieri. In questo comparto l’Italia rappresenta una percentuale esigua, nemmeno il 5%.
Negli ambiti del private equity e del venture capital nel nostro Paese si vedono comunque discreti progressi, che nascondono però ancora fortissimi squilibri, soprattutto geografici, che evidenziano un mondo delle piccole e medie imprese italiane che fa ancora molta fatica ad inserirsi ed intercettare flussi di liquidità consistenti.
Hai bisogno di una consulenza in campo finanziario?
Contattami subito, sono a tua disposizione.
Condividi la notizia